martedì 29 luglio 2014

Piove

Vado al mare.
Ho due minuti liberi tra una serie tv e l’altra e vado al mare.
Arrivo in spiaggia, stendo l’asciugamano e cosa fa? Inizia a piovere.

Ma non una pioggia normale, no. Un diluvio: il cielo s’era annuvolato così tanto che sembrava di stare in quel passo dell’apocalisse in cui poi dopo moriamo tutti. O a Londra.

Ma va be’, prendo tutte le mie cose e torna a casa.
Doveva andare così, mi dico. 

Cioè se deve piovere, piove.

Non come quando fate qualcosa voi, 

uscite, 
andate a giocare a pallone, 
andate a comprare un paio di scarpe, 
visitate il Louvre, 
andate a prendere un pollo allo spiedo in rosticceria, 
ordinate un Kebab, il falafel ce l’hai per l’Assunta che adesso è vegetariana?,
andate dal dentista,
a farvi un tatuaggio,
andate a vedere The Ring al cinema,
andate a vedere The Ring in videocassetta,
diventate a vostra volta i protagonisti di The Ring,
comprate un gelato,
visitate San Marino,
dite a qualcuno Ti Chiamo,
vi sentite rispondere Ti Amo anch’io,
vi sentite in imbarazzo,
fate finta di niente,
tornate a casa,
siete a disagio per quel Ti Amo,
cercate notizie su come arruolarvi nella legione straniera,
vi date fuoco,

e piove. Proprio perché voi state facendo quella cosa lì.

No, da me ha piovuto perché doveva piovere, non perché io avevo deciso di andare al mare, avrebbe piovuto anche se fossi stata a casa. 

Non come con voi: io non sono così importante.

Immagine Tumblr 
Se questo Post ti è piaciuto puoi condividerlo con i tuoi amici e mettere mi piace alla mia pagina FacebookSe invece secondo te sei davvero importante e ogni volta che piove lo fa perché stai facendo una cosa, qualsiasi cosa, ma la stai facendo proprio tu e nessun altro nel mondo, tipo che non si muove nessuno, solo tu, commenta pure qui sotto (e attento che magari inizia a piovere).

Nessun commento:

Posta un commento