martedì 29 novembre 2011

La buona educazione

Fritto,
questo si sente per le scale di casa mia,
fritto.
INAMMISSIBILE
Fritto.
Ma come si fa dico io?!
fritto,
ma dove siamo?!
Fritto.
INCONCEPIBILE
Mi scusi signor vicino, sono io,
la signorina del primo piano, non so se ha capito, quella che parla da sola, che le scrocca l'adsl che lei lascia libera, un segnale chiaro e senza password fino dentro casa mia.
Che poi su questo fatto potrei aprire un capitolo a parte ma concentriamoci sul fritto che è già abbastanza grave, le dirò solo una cosa, "violazione di domicilio" le dice niente?!
Torniamo al fritto, che è meglio.
Questa lamentela formale le arriva proprio da me, la signorina che mette la Panda nel suo posto auto, quella che alle riunioni del condominio è sempre in ritardo, sì esatto, l'unica "contrario" insieme all' "astenuto" dello svizzero al terzo piano, quella che blocca l'ascensore al quinto, che ascolta la tv ad un volume altissimo a qualsiasi ora del giorno, quella che le lascia lettere minatorie nella cassetta della posta, così giusto per.
Ecco sì, esatto. Io.
Fritto. Ma dove siamo?!
Ma dico io, ma l'educazione dov'è?!
Faccia qualcosa, infondo ci vuol tanto poco, basta un po' d'accortezza.
Per esempio, la butto lì eh,
la prossima volta che fa il fritto
mi invita a cena a casa sua?!

buona educazione, fritto, invito a cena

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