Incontro mio nipote per strada e lui nemmeno mi saluta.
Fa proprio finta di non vedermi.
Io “ciao Marco” e lui niente, tira dritto.
Questa volta non ha nemmeno una scusa: pieno giorno, strada stretta in cui c’eravamo solo io, lui e una tipa insieme a lui che tra l’altro mi ha pure salutata quindi è impossibile che lui non mi abbia visto.
Io non dico che si dovesse fermare a parlare con me, ci mancherebbe altro.
Non pretendevo nemmeno un "come stai? Oh Robi, come stai, tutto bene? I tuoi? Il Lavoro? Tutto ok?"
Non pretendevo nemmeno un "come stai? Oh Robi, come stai, tutto bene? I tuoi? Il Lavoro? Tutto ok?"
No, no. Per carità, non voglio rubargli del tempo.
Ma dai, un "ciao".
- Ciao Marco.
- Ciao Robi.
Punto.
Roberta toh, se Robi può sembrare troppo confidenziale.
Anche se solo due giorni fa siamo andati al ristorante insieme e oggi pensi che Robi sia troppo confidenziale. Ma va be', ci può stare.
Non lo so, forse si vergogna di me.
Non lo so davvero.
Comunque ora basta.
Quella di oggi è stata l’ultima volta, non lo saluterò più nemmeno io: così vediamo chi di noi ha davvero due anni.
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