martedì 29 aprile 2014

Le due parole più belle che una donna possa sentirsi dire


Non lo so, sarà la primavera.
Io ve lo dico: l'ho trovato.

L'amore, finalmente.

Ci frequentavamo già da un po' e sapete come sono queste cose che non sai mai come definire.
Sì, si ha sempre paura di darsi un nome.
Siamo amici?
Fidanzati?
Usciamo insieme?

In questi casi si ha sempre paura di sbagliare. Di affrettare i tempi. Di dire troppo. 

E invece tutta questa storia mi ha insegnato che in amore non bisogna avere paura.
Anzi se mi posso permettere vi do un consiglio: siate sinceri. Siate sinceri e limpidi. Ditevi sempre tutto, non c'è niente di cui preoccuparsi. Va tutto benissimo.

Me l'ha insegnato lui, con il suo comportamento e come se fosse la cosa più naturale di questo mondo mi ha detto le due parole più belle che una donna possa sentirsi dire: seconda colazione.

"Robi ti va se facciamo una seconda colazione?".

Ahhhh il mio cuore si è sciolto all'istante ma ancora non ero pronta a confessargli i miei sentimenti e allora ho risposto,

"benissimo".

Ho scelto "benissimo" perché comunque denota entusiasmo ma fa anche capire che ancora hai la lucidità di usare i superlativi assoluti. 
Sì, se avessi detto "benissimimissimotto leprottolo" avrebbe subito capito che ero sua. 
Ancora usavo queste strategie. Non avevo capito nulla.

"Perfetto allora Robi, andiamo da me, ti va?", continua lui.

Io, sempre per quelle strategie di cui sopra, ripropongo il mio "benissimo" che infondo era già andato bene prima. 
Anche perché ero impegnata a pensare a quali nomi avremmo potuto dare ai nostri bambini che stessero bene col suo cognome.

Benissimo insomma arriviamo a casa.

"Mettiti comoda", mi dice, "faccio tutto io".
Mi piace sempre di più. E poi è stato proprio provvidenziale perché io ero troppo impegnata a pensare ai nomi dei nostri nipoti, i figli dei nostri figli, per aiutarlo a preparare questa seconda colazione. 

"Vieni qui da nonna Cloe che il nonno ci prepara la nostra seconda colazione".

Benissimo.

Vedo brioches, poi spremuta d'arancia, tè, caffè, cioccolata calda.
Marmellata di more e di amarena, la mia preferita.
Fette biscottate e burro. Cereali, latte e yogurt greco. E poi anche il salato. C'era di tutto. Era tutto perfetto. Benissimo.

Ci mettiamo a sedere e iniziamo a mangiare ed io penso proprio che è lui, ci siamo insomma.

E quando sono lì che sto per rispondere al suo "va tutto bene?" con il mio terzo "benissimo" vedo sulla tavola le gallette di riso.

Le gallette di riso.
Mangia le gallette di riso. 
Lui. Mangia. Le. Gallette. Di. Riso.

Non potete capire la delusione.
Poi, subito dopo, non potete capire il nervoso "sono tutti uguali" mi ripetevo, "prima promettono seconde colazioni e poi arrivano con le gallette di riso".

Non ci vedevo più dalla rabbia. Gallette di riso.

Chissà cosa posso costruire con uno che mangia gallette di riso a colazione?!
"Cloe, usciamo, andiamo a fare colazione al bar e poi se ci rimane un po' di tempo passiamo anche a portare i fiori al nonno che non è sopravvissuto all'inverno perché mangiava gallette di riso a colazione".

Ed è stato lì che ho capito che in amore bisogna dirsi sempre tutto, senza paura.
- Scusa cosa sono quelle? gli faccio io.
- Queste? Gallette di riso Robi, vuoi?

Lo ammette anche.
Benissimo.

Volevo prendere tutte le mie cose ma son rimasta e ho chiesto spiegazioni e per fortuna perché le gallette non erano le sue. Lui non le mangia quelle, mi ha detto. Vedete che la sincerità paga sempre? Io potevo fare finta di niente ed andarmene per la mia strada e invece ho aspettato di sentire le sue ragioni. Che lui mi chiarisse la situazione.

Non sono le sue quelle gallette di riso. 
No, no, sono della sua fidanzata. 
Per fortuna, ragazzi. Mica ci puoi fare dei figli, costruirci una famiglia, con uno che mangia gallette di riso.

Vedi tu, la sincerità.

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2 commenti:

  1. i tuoi articoli sono fantastici.. dovrò recuperare tutti gli altri, appena posso. :) P.S.: le gallette di riso (o di mais) hanno quel retrogusto di polistirolo che mi hanno fatto sempre pensare: "ma perché con tanta roba buona ci si deve 'violentare' in questo modo?" Dicono che siano buone... dicono. Ciao Robi

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    1. Ciao Nicola, sono molto contenta che il blog ti piaccia ma soprattutto che non mangi quelle gallette :)

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