Ah non so se sapete che la scorsa settimana ho fatto i biscotti.
Bene, sì, sono venuti bene, pensavo peggio in realtà.
Mi mancavano tre ingredienti su cinque ma son venuti bene se ti piace la matriciana.
Ecco, lo stesso giorno in cui io faccio i biscotti succede che la mia migliore amica fa il bambino. Suo figlio. Sangue del suo sangue. Legame indissolubile che la consacra alla società con il ruolo di madre. Per sempre.
State pensando quello che penso io, vero?
Cioè, dai, manie di protagonismo allo stato puro.
Sì, certo che stiamo parlando delle sue: dai, ha avuto nove mesi di tempo e partorisce proprio il giorno in cui io faccio i biscotti. Dai.
Per una volta che faccio qualcosa in cucina pretendo devozione e che si parli solo di questo,
"oh lo sai che la Robi ha fatto i biscotti? Eh già, che brava che è stata, per fortuna che c'è lei"
e che ci si soffermi su tutti quegli aneddoti spassosi che capitano in cucina che fanno tanto ridere a chi è del settore e che io, per esempio, non ho mai capito,
"eh e poi lo sai che ha avuto problemi con l'impasto?! Pensa, ha messo due dosi di lievito quando in realtà ce ne andava una sola. Ahahahaha"
e robe così e invece capite bene che contro un bambino non c'è competizione, vince lui su tutta la linea.
- Oh Robi allora come va? Cosa è successo oggi?
- Eh oggi ho fatto i biscotti, ah sì e poi è nato anche Pietro.
- È nato Pietro?
- Eh sì. Comunque ho avuto qualche difficoltà con l'impasto, pensa che ho messo due dosi di lievito quando in realtà...
- Sì, sì, okkey. Ma è andato tutto bene?
- Sì, un minimo di problema con l'impasto come ti dicevo ma per il resto...
- No, no, i biscotti, Pietro. È tutto a posto? Lui e la mamma stanno bene?
- Sì, sì, stanno bene.
Cosa vi avevo detto?
Non c'è partita e non capisco proprio perché.
Dai, pensateci bene,
immaginate la scena: febbraio, tardo pomeriggio, una tazza di tè fumante sulla scrivania.
A questo punto cosa vorreste avere a due centimetri da voi,
un bambino o dei biscotti?
Ah i biscotti sono al cioccolato.
Va bene, sto scherzando,
infondo sotto questo primo strato di cinismo devo ammettere che la capisco questa passione che avete per i bambini.
Mi piace passare il mio tempo libero con il figlio di mia sorella, per esempio.
Ci divertiamo un sacco io e Giulio.
Giochiamo con le macchinine, coi dinosauri,
a pallone, a palla, a pallina,
con le costruzioni, a distruggere cose e ad inventarne altre.
Mi piace quando disegniamo dentro i contorni.
E quando poi andiamo fuori.
Mi piace quando mi fa vedere cose che io non riesco a vedere.
Mi piace quando gli dico cose che non sa.
Mi piace quando sorride.
Mi piace quando mi stringe la mano.
Ma soprattutto mi piace quando torna a casa sua, da mia sorella.
Ah, comunque, tutto questo era per dire, benvenuto Pietro :)
Ehm, Robi, i neonati sono una cosa deliziosa: il loro profumo dolcetto, gli occhi rotondi, lo sguardo puro e quella boccuccia sdentata che è fantastica...
RispondiEliminaMa hai detto al cioccolato, vero?
Ahahahahah
EliminaE comunque se non sono al cioccolato non sono degni di essere chiamati biscotti :)