martedì 19 febbraio 2013

Davvero tutta vita, Robi


Allora ragazzi, sabato sera ci vediamo tutti al parcheggio del cimitero e poi decidiamo cosa fare. 
Visto che è ancora abbastanza freddo e in più sabato ha messo pioggia, potremmo fare il giro di tutti i locali della zona. Un classico. Che poi, sicuro, incontreremo Franco così ci possiamo fermare a parlare con lui. 
Mi ricordo ancora l'ultima volta che l'ho beccato in centro, ha passato tutta la sera a raccontarmi una storia incredibile,

"oh Robi, non sai cosa mi è successo. 
Allora, ero in macchina e stavo cercando parcheggio, come al solito tutti occupati e poi quelli che pensi siano liberi, arrivi lì e c'è una Smart. 
Ma porca miseria, oh. 
Eh niente, stavo per tornare a casa, ché proprio non c'avevo voglia di perdere tempo quando vedo, con la coda dell'occhio, una tipa che va via con una Mercedes e allora mi ci fiondo subito. 
Oh, non faccio in tempo a mettere la freccia che ZACK, arriva uno che la vuol mettere al posto mio. 
Così, dal nulla. 
Allora questo qui mi dice <<ehi, ce stavo prima io>>
Oh, non sai che nervoso mi ha preso.
E allora io gli faccio <<no, no, l'ho visto prima io>>.
Allora lui mi risponde <<ah okkey, allora ne cerco un altro>>.
E io ribatto <<no, dai, va be', se lo vuoi te lo lascio>>.
E lui mi risponde <<no, no, figurati. Se l'hai visto prima tu è giusto che ce la metti tu>>.
E io alla fine gli ho detto <<be' grazie mille allora. E buona serata>>.
E lui <<buona serata anche a te>>.
Cioè, hai capito che storia?" 

Eh già, ad aneddoti quel Franco non lo batte nessuno.

Oh certo, se proprio non abbiam voglia di andare per locali potremmo andare a casa di Paolo che è appena tornato da quel suo viaggio in Africa. 
Sì, sì, vi ricordate bene, era partito come volontario.
Eh già, chissà quante cose c'avrà da raccontare. Che poi se lo conosco bene avrà fatto un casino di foto,
"allora questa è la mia colazione del sabato mattina. No, no, non è uguale alle altre sei che vi ho fatto vedere prima, il sabato avevo trovato un cucchiaino per girare il caffè. Ecco in quest'altra si vede bene il cucchiaino. Poi qui abbiamo un altro tramonto. Pensate che ho deciso di fare una cartella tramonti da quante foto ho fatto sui tramonti. Per ognuna ho anche la versione in bianco e nero. Tramonti, solo tramonti. Poi ve le faccio vedere tutte eh". 

Oppure potremmo fare un salto in quel locale gay che vi dicevo l'altra volta, quello di quella mega festa in maschera. Che poi si sa che le feste in maschera nei locali gay sono uniche. Se c'è una cosa che sanno fare sono le feste in maschera. No, ma noi no, noi ci andiamo per il dibattito. Avete presente il "a seguire dibattito"?!
Ecco, noi siamo quelli del dibattito.

Certo, dobbiamo tenere presente che anche all'Auditorium c'è sempre qualcosa di interessante. Il mese scorso c'era quello spettacolo comico molto divertente. Per fortuna questa settimana c'è la danza contemporanea: cinque ore, senza intervallo. 
È uno spettacolo concettuale: il ballerino, estetizzando l'atto artistico tra Movimento e Nichilismo, resta completamente immobile per tutte e cinque le ore. Sì, sì, esatto, è più Nichilismo che Movimento. Fantastico.

Oppure andiamo all' ExFabrica per la personale di Liu Bolin. 
Lorenzo ha detto che si è divertito molto passando tutta la serata a cercarlo, Bolin. 
Però non vi preoccupate: chiamo anche la Carla che lei c'è già stata e in ogni opera ci dice dove si nasconde. 
Che poi secondo me è diventato talmente mainstream che tra un po' lui non ci si metterà più e tutti continueremo a vederlo ugualmente,
"ah guarda, c'è Liu, è qui" e invece no. Non c'è. Ma questa è una considerazione personale.

Poi c'è sempre la carta cinema, al Prometeo ci sono un sacco di commedie. Noi potremmo guardare "Il treno", film ucraino dove il protagonista è alla guida di un treno, appunto. 
E niente, lo guida. Sulle rotaie. Tre ore. Guida il treno. 

Oh, al massimo si va al circolo, dei letterati che c'è la serata Ska.
Noi potremmo andare nella saletta accanto che c'è un'analisi fatta da un'artista contemporaneo tutta incentrata su Proust e la Malattia.
Ché a me in certi ambienti dove non posso fare altrimenti mi capita di dire
"però, che palle questo Proust" 
ma in realtà penso 
"però, che GRAN palle questo Proust".

E niente, ragazzi, allora ci vediamo al parcheggio del cimitero e poi decidiamo, si possono fare tante cose il sabato sera, l'importante è che non ci divertiamo.
Ché alla fine siamo tutti d'accordo che divertirsi il sabato sera fa tanto terza media, vero?

divertimento, sabato sera, uscire, cimitero

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