L’ho visto sull’autobus così, per caso, insieme a tanti altri.
Mi è subito sembrato diverso da tutti però non riuscivo a capire cos’era.
Cos’aveva di tanto diverso.
È stata una questione di pochi minuti eh, sia chiaro. Eppure mi ha colpito così tanto.
Forse saranno stati quei suoi modi gentili.
Il fatto che porgesse sempre un sorriso a chi si fermava a guardarlo.
E credetemi, si fermavano in molti proprio perché aveva qualcosa di diverso. Si percepiva proprio.
E non era perché era bello. Cioè, non era brutto. Però di sicuro non era quel bello che ti fermi a guardare.
Almeno non sull’autobus che sei sempre lì, pronto a vedere se si libera un posto e ad intimidire tutti gli altri che l’han visto prima di te. Cioè, io faccio così.
No, non era per la bellezza.
Forse erano i vestiti.
Ma no, non erano i vestiti. Che poi alla fine i vestiti son tutti uguali: o vanno i pantaloni a zampa di elefante e a quel punto metti una maglia striminzita sopra, così bilanci, o vanno i pantaloni stretti in fondo e a quel punto abbondi sulla maglia.
No, non erano i vestiti.
Era qualcosa di diverso ma non capivo cosa.
È sceso vicino all’ospedale.
L’ho seguito con lo sguardo per un po’, sempre per capire.
Forse il modo di camminare.
No, no, non era quello.
Però sono sicura che c’era davvero un qualcosa che lo faceva diverso da tutti gli altri ragazzi che mi è capitato di vedere negli ultimi due anni, toh.
Sono poi tornata a casa mia e ancora stavo lì che mi arrovellavo: volevo capire cos’era. Cosa aveva di tanto diverso quel tipo.
Poi, dal niente, l’illuminazione e mi sono detta,
“oggi ho visto uno senza barba”.
immagine Tumblr
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