mercoledì 19 ottobre 2011

Ti ho preso sotto il cane. Tre volte

E mi chiami alle sette del mattino, dopo anni che non ci sentiamo più
- Ciao- Ehi ciao- No, scusa se ti disturbo- Ma quale disturbo, figurati, dimmi- No niente, è che ho visto una macchina qui, contro ad un albero e speravo fossi tu
Che poi lui dice di aver detto "credevo"ma io quello "speravo" l'ho proprio sentito
Che poi lui dice che in realtàsì, sono io che volevo talmente essere dentro quella macchina
che sì, insommame lo sono immaginata che dicesse "speravo"
e che sìquesta è l'unica spiegazione possibile
Poi ha ceduto:probabile.
- è probabile che l'abbia detto,ma se l'ho detto non volevo dire quello che ho detto,sì, cioè hai capito, no?!
Chissà poi che vuole?!
A pensarci bene non è nemmeno quello a cui, inavvertitamente, ho preso sotto il cane. Tre volte.
Ho detto inavvertitamente.Lui sì che poteva sperare fossi io,
magari stavolta senza cane

N.B: nessun animale tanto meno nessun esemplare appartenente alla famiglia dei canidi ha perso la vita o subìto maltrattamenti da parte dell'autrice. Nemmeno durante la stesura di questo racconto.

cane, incidente, macchina



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